Val d’Orcia, terra di storie d’amore

Scenario di romantiche avventure in coppia e set di film struggenti, tutta la Val d’Orcia è permeata di romanticismo.

VAL D'ORCIA ROMANTICA

DSC_0966-1920x1257

In Val d'Orcia si respira un'aria di amore e romanticismo: è un sentimento che vibra nei panorami al tramonto e risuona nelle sale di eleganti palazzi storici, dove hanno preso vita storie profonde.

Questo territorio è stato lo scenario di amori travolgenti, alcuni nati dalle menti di grandi artisti e approdati sugli schermi, altri reali e solidi come le pietre dei luoghi in cui si sono svolti. Ripercorrerne le storie significa avventurarsi in un itinerario coinvolgente, fatto di passione, balli e nostalgia.

Pienza è stata più volte il set di film eccezionali, firmati da grandi nomi; tra questi, due in particolare – entrambi premiati agli Oscar – raccontano di un'amore rincorso, struggente e impossibile.

È di Zeffirelli la trasposizione di Romeo & Giulietta, forse la più nota tragedia shakespeariana, che nel Palazzo Piccolomini ambienta le sale di casa Capuleti: nel chiostro del palazzo si svolge il ballo durante il quale avviene l'incontro dei due futuri, sfortunati innamorati.

Nella campagna pientina, dove forse in passato si allargava un campo di creta, il Monastero di Sant'Anna in Camprena ha fatto da location per un altro film di calibro internazionale, Il Paziente Inglese. Proprio qui viene narrata la triste storia di László e Katharine, rievocata dal protagonista durante il suo soggiorno in ospedale.

PalazzoPiccolominiCortile-1920x1277
04_2017 _08_radicofani_bosco_isabella_mario_llorca-1920x1280

Lunghe e felici sono state invece le storie di coppie che hanno avuto in Val d'Orcia la dimora, e un angolo di terra dove creare qualcosa che raccontasse del loro legame. Così è stato per Isabella e Odoardo Luchini a Radicofani: alla fine dell'Ottocento, Odorado fece progettare per la moglie un giardino unico, dal fascino esoterico, dove i sentieri attraversano rispettosi una natura che cresce libera e in armonia con i suoi creatori, chiamato proprio Bosco Isabella in onore della consorte.

Simile è la vicenda di Iris e Antonio Origo che negli anni Venti del secolo scorso, dopo aver acquistato il podere La Foce in uno stato di grande abbandono, hanno dedicato il loro tempo per dargli nuova vita, creando – con la villa e il giardino – dei piccoli capolavori di architettura e botanica, simbolo di un legame e di una sinergia forti nella coppia.

Attraversando la Val d'Orcia si incontrano luoghi che spesso nascondono tesori di enorme bellezza e valore, custoditi in chiese e musei, così come una natura un po' dolce un po' aspra, attraversata da cammini storici e strade bianche, perfette per passeggiare mano nella mano, attraversando il tempo e i chilometri.

Altri articoli

Scopri le storie, le eccellenze e i piccoli segreti custoditi nei borghi e nel paesaggio della Val d'Orcia.